domenica 17 aprile 2011

Il Puglia Colada da oggi è easy ready

Il Puglia Colada da oggi è easy ready. ( frullato di pesca, latte di mandorla e vincotto primitivO agrodolce) sono un tutt'uno in forma concentrata in un vaso di vetro da 1060 ml. Facile da usare: si versa il contenuto nel granitore si aggiunge la dose consigliata di acqua e si aspetta che granisca. Si serve nella versione soft, o nella versione hard con rum Cubaney 5 anni. Ulteriori informazioni contattandomi al seguente indirizzo mail: info@terraeapuliae.com

mercoledì 23 marzo 2011

Vincotto: registrazione della parola

Il nome Vincotto non può essere registrato nella categoria di appartenenza. E' un prodotto inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali di Puglia. Da una ricerca fatta sul sito dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi il risultato è il seguente: http://www.uibm.gov.it/uibm/dati/Avanzata.aspx?load=list_uno&#ancoraSearch   . Cliccare sul n. di domanda per vedere i dettagli.

martedì 15 febbraio 2011

Torta di mele al vincotto

http://ilfogolar.blogspot.com/2010/12/torta-di-mele-al-vin-cotto.html
TORTA di MELE al VINCOTTOtortiera del Ø 26


carta da forno per foderare la tortiera
*1 cucchiaio colmo di zucchero (da distribuire sopra la carta forno)
* 1 cucchiaio colmo di zucchero (per spolverare la superficie della torta prima di infornarla)

1 kg di mele pulite
succo di ½ limone
2 dl vin cotto
1 cucchiaio colmo di zucchero

100 g farina di mais fioretto (fine per dolci)
200 g farina 00
100 g burro
3 dl latte
1 yogurt di capra
100 g zucchero + * 3 cucchiai colmi
3 uova
½ cucchiaino vaniglia burbon
1 bustina di lievito

Detorsolare e sbucciare le mele. Appoggiarle in una capiente terrina con il succo di ½ limone, il vin cotto e 1 cucchiaio di zucchero.
Man mano che le spezzettate, mescolatele ed infine tenetele a parte.
Inserire in una ciotola il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e le uova.
Frullare con il frullatore sino a farli spumeggiare.
Unire le farine, lo zucchero, il lievito, la vaniglia lo yogurt e il latte.
Frullare finchè gli ingredienti sono tutti ben amalgamati.
Aggiungere le mele e mescolare di nuovo.
Foderare la tortiera con carta da forno e spolverarla con lo zucchero , versare sopra l’impasto con le mele, spolverare la superficie altro zucchero e infornare a forno già caldo 180° per 50-60 minuti.
Lasciare raffreddare completamente e sformare in un piatto da torta.

domenica 13 febbraio 2011

Fried Chicken with Vincotto, rigatoncini pasta and leeks

 Serves 4

4 skinless chicken thighs
2 tablespoons Vincotto
extra-virgin olive oil
1.8 ounces grams finely chopped prosciutto
2 celery stalks, thinly sliced
2 large leeks, thinly sliced
2 handfuls rocket lettice, washed and dried
3.5 ounces of peas
rigatoncini (or other short pasta such as penne)

Fresh chervil for garnishing.

Cut each chicken thigh into six pieces and marinate in the Vincotto. Heat oil in a pan, add prosciutto and sauté for 3-4 minutes or until crisp. Remove from pan.
Add celery and leeks and sauté over a moderate heat for 15 minutes or until transparent. Add rocket and peas: cook for another 5 minutes. Heat a little oil in a separate pan, add chicken pieces and cook well all over, until golden brown.
Meanwhile cook the pasta until al dente, drain. Add the cooked chicken and vegetables and sprinkle over the prosciutto and chervil. Serve immediately.

giovedì 10 febbraio 2011

PRZZID - ricetta di dolci Pugliesi al Vincotto

Ingredienti

  • 1 kg di farina integrale
  • 500 ml di vincotto (o quanto ne richiede la farina per un impasto morbido)
  • 100 g di zucchero di canna per l’impasto + 150 g per la glassa
  • 100 ml di olio evo
  • 15 di mandorle tritate
  • 75 g di cacao amaro
  • 1 uovo tipo “0″
  • 20 chiodi di garofano
  • lievito vanigiliato per dolci
  • cannella

Procedimento

  1. Mettere le mandorle in forno per farle tostare (attenzione a non farle bruciare)
  2. Quando sono tostate frullarle e metterle da parte
  3. Disporre la farina a fontana e aggiungere man mano tutti altri ingredienti lasciando da parte un bicchiere di vincotto
  4. Lavorare l’impasto finché non diverrà appena morbido, nel caso fosse duro, aggiungere pian piano il vincotto che avevate messo da parte. Nel caso contrario, e cioè se l’impasto risultasse troppo morbido, aggiungere un po’ di farina
  5. Dividere l’impasto in rotoli del diametro di circa 3-4 cm e lunghi almeno 40
  6. Tagliarli a pezzetti lunghi circa 5-6 cm mettendo il coltello in diagonale per ottenere la classica forma appuntita che vedete nell’immagine
  7. Infarinate una o più teglie, secondo necessità, e disponetevi sopra i dolcetti avendo l’accortezza di lasciare dello spazio tra loro affinché non si uniscanodurante la lievitazione
  8. Mettete le teglie nel forno spento e lasciate lievitare per almeno 3 ore
  9. Una volta che i dolci saranno lievitati, estraete le teglie dal forno e accendetelo per farlo riscaldare, la temperatura di solito è 150 gradi, ma dipende molto dal tipo di forno
  10. Infornate per circa 30 minuti controllando costantemente il grado di cottura
  11. Una volta raffreddati i dolci, procedere con la glassa:
    • Scaldare circa 100 ml di acqua in un pentolino
    • Sciogliere pian piano 150 g di zucchero (o anche meno) a fuoco lento finché il composto non sarà fluido
  12. Quando la glassa sarà pronta, immergere 5-6 dolci alla volta e girarli con un cucchiaio di legno
  13. Quando saranno completamente ricoperti di glassa, estrarli e posizionarli ben distanziati in un vassoio (possibilmente di legno così non si attaccheranno alla superficie, ad esempio una spianatoia)
  14. Lasciarli raffreddare e poi… buona degustazione!!!

Suggerimenti

Se la glassa non fosse sufficiente è sempre possibile farne altra molto velocemente.
Le quantità degli ingredienti sono indicative, è sempre possibile aggiustarle al fine di ottenere la giusta morbidezza dell’impasto.
Il numero di mandorle può variare a seconda dei gusti.
Provate anche ad inserire nell’impasto delle gocce di cioccolato fondente.

**Fonte della ricetta "Lo faccio in casa.it"

domenica 23 gennaio 2011

Il vincotto agrodolce e il Puglia Colada

Grande successo sta riscuotendo il cocktail PuGlIa CoLAdA creato dal gustosofo Michele Di Carlo .
"Simu salentini de lu munnu cittadini,
radicati alli messapi cu li greci e bizantini,
uniti intra stu stile osce cu li giamaicani,
dimme moi de du ede ca sta bieni!"
La canzone si chiama "Le radici ca tieni" ed è un bellissimo pezzo dei Sud Sound System. È la storia vera della identità di un popolo e di una terra che sa esistere e progredire aprendosi e inglobando, contaminando e facendosi contaminare. La storia che si costruisce e si arricchisce ogni giorno. Non la storia di qualcuno e di tanti nessuno, ma quella che genera ognuno.
E questa storia si può ascoltare anche seduti al tavolo di un bar, in una bella notte dell'estate salentina. Una favola creata da Michele Di Carlo, mettendo insieme le Antille, l'incavo tra Tavoliere e Alta Murgia e il cuore del Salento. Si chiama Puglia Colada, long drink tanto facile quanto favoloso, fatto di rum, pesche, latte di mandorla e vincotto agrodolce. Le dosi sono semplici: 6 parti di rum, 3 parti di latte di mandorla, 2 parti di vincotto agrodolce, 9 parti di frullato di percoche in un bicchiere con 3 cubetti di ghiaccio, la realizzazione ha bisogno di qualche expertise e qualche "segreto" del mestiere: ad esempio è buona norma bagnare le pesche con succo di limone prima di frullarle per evitare l'ossidazione, usare frullatori ad alta velocità per ottenere un buon "effetto mousse", e altri piccoli particolari che si possono apprendere seguendo qualche corso. Più facile servirsi di un barman pugliese professionista, se non sa fare la Puglia Colada o è poco pugliese o è poco professionale ...
Michele usa Cubaney bianco di 5 anni, percoche di Canosa, latte di mandorla di Maglio e il "vincotto primitivO agrodolce" di Terra Apuliae di Melissano. Credo che si possano trovare succedanei per tutto ma non conosco il risultato. Per quasi tutto, il vincotto primitivO agrodolce, ad oggi, non ha sostituti. Sarà questa la radice della Puglia Colada che affonda profondamente nella terra salentina ?